This site uses analytics cookies to collect aggregate data and third-party cookies to improve the user experience.
Read the Complete Privacy Information.

I ACCEPT

NEWS

TALITHA KUM. Consecrated life against trafficking

BACK

Vita consacrata: le suore di Talitha Kum che abitano le periferie

Più di 1.000 religiose da dieci anni in prima linea contro la tratta di persone per portare gioia a chi non ha speranza

La gioia e la bellezza della Vita consacrata, che fiorisce e fruttifica diventando dono per tutti, specialmente per i più poveri, abbandonati e sfruttati dalla società. In occasione della XXIV Giornata della vita consacrata, che la Chiesa celebra il 2 febbraio, la UISG - Unione Internazionale delle Superiore Generali - lancia il nuovo video della rete “Talitha Kum”, mostrando l’impegno delle sue oltre 1.000 religiose contro la tratta, come messaggio e appello a essere segni luminosi e seminatrici di speranza.

«La tratta di persone è un grido di dolore. È denuncia della violenza provocata dallo sfruttamento delle risorse umane ed ambientali - dichiara la coordinatrice internazionale della rete Sr. Gabriella Bottani, SMC. La tratta di persone, nelle diverse modalità di sfruttamento, è un invito pressante al cambiamento. La gioia sostiene il cambiamento, la vita, la libertà! Questa è la vita religiosa. Questa è la mia esperienza in Talitha Kum!»

«Il 2 febbraio è la festa della Presentazione di Gesù al Tempio – sottolinea Sr. Patricia Murray, ibvm, Segretaria della UISG – dove avviene l’incontro tra un uomo e una donna anziani e una giovane coppia che aveva appena dato alla luce un bambino. Credo che l’incontro sia una chiamata significativa nel mondo di oggi in cui le persone spesso si sentono sole, perse e abbandonate in molti contesti diversi. Non conoscono la strada. Noi religiose possiamo portare una sensibilità ai molteplici momenti di incontro con l’altro, indipendentemente da dove ci troviamo».

Un intento che risuona nelle parole di Sr. Jolanta Kafka, RMI, Presidente della UISG: «Desideriamo e preghiamo Dio di renderci sempre più simili a donne consacrate, presenze di Gesù in mezzo al Popolo, costruttrici di comunione, che lavorano insieme agli altri per la speranza di un’umanità più giusta e riconciliata. Per cambiare il mondo un passo alla volta».