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DE VOLTA

La storia di Mariana

Mi chiamo Mariana e questa è la mia storia:

Sono nata in Romania in una famiglia benestante ed ero la maggiore di due sorelle. La mia vita è cambiata quando avevo 13 anni. Un giorno dopo essere stata presa da un gruppo e violentata, mi sono sentita esclusa da tutti, dalla scuola, dai miei amici e mi sono convinta che l’unica possibilità per la mia vita sarebbe stata la prostituzione.

Fui invitata ad andare in Spagna, dove mi promisero di ricevere dopo pochi anni la pensione. Così decisi di partire.

Fui venduta per 300 euro dai trafficanti del mio paese ai proprietari di un bordello. Qui le notti erano molto lunghe, sembrava non finissero mai. HSono dovuta stare con uomini di ogni età e aspetto, per i quali eravamo solo pezzi di carne da mangiare e usare. Per cinque anni sono stata intrappolata nel giro della prostituzione, passando in più di quaranta bordelli, luoghi visibili a tutta la società, che per me non sono stati altro che un campo di concentramento, una prigione. Dove ero forzata a soddisfare i desideri degli uomini 24 ore al giorno.

Ero stanca di abusi e violenze, e grazie ad un incontro e all'accompagnamento delle suore sono riuscita a dire basta a questa situazione ed ho preso in mano la mia vita. Le suore mi hanno incoraggiata a riprendere gli studi e a ritrovare fiducia in me stessa. Oggi capisco che la prostituzione non è l'unica strada possibile per donne come me. Tutte noi meritiamo di vivere libere dalla violenza e dalla tratta di persone.

 

Come Mariana, molte ragazze vivono quotidianamente la violenza della tratta di persone per sfruttamento sessuale, forzate a prostituirsi, contro la loro volontà, rese vulnerabili dalla discriminazione sofferta dalle donne in diversi contesti culturali. “E’ per questa ragione che Talitha Kum è determinata a contrastare il divario di potere tra uomini e donne in tutti i settori - economico, sociale, familiare, politico, culturale, e religioso - come fattore chiave che contribuisce alla oggettivazione e denigrazione delle donne e alla conseguente cultura di violenza, di cui un’espressione atroce è la tratta di persone per lo sfruttamento sessuale, lo sfruttamento lavorativo e altre forme di sfruttamento.”

(La Call to Action di Talitha Kum)

 

Secondo il Rapporto globale dell'UNODC (2020) sulla tratta di persone, la tratta a scopo di sfruttamento sessuale è quella più comune rilevata in Europa (sia nella regione occidentale e meridionale che in quella centrale e sudorientale). La maggior parte delle vittime sono donne. "La maggior parte dei flussi oltre frontiera di tratta nel mondo sono limitati all'interno della stessa area o regione. [...] La maggior parte delle vittime individuate in Europa sono europee, ma flussi significativi provengono anche da altre regioni.”

 

17 Gennaio 2023