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EN ARRIÈRE

Suor Lucy Win, SCCG coordinatrice di Talitha Kum Myanmar

Sono suor Lucy Win, delle Suore della Carità di Capitanio Bartolomea e Gerosa Vincenza, un gruppo internazionale di religiose fondato da Bartolomea Capitanio a Lovere, in Italia, nel 1832, per l'educazione delle ragazze e l'assistenza ai malati. Sono anche coordinatrice della Conferenza religiosa cattolica di Yangon, un'organizzazione che promuove in profondità l'unità della vita religiosa.

Qual è la realtà della tratta di persone in Myanmar? Quali tipi di sfruttamento subiscono i gruppi a rischio?

La tratta di persone è il risultato del desiderio di pascoli più verdi. I trafficanti approfittano indebitamente di numerosi gruppi vulnerabili: l’enorme numero di sfollati, che sono quasi 1,3 milioni, le giovani donne nei campi, vulnerabili al traffico del mercato del sesso in Thailandia. I giovani sono particolarmente a rischio. Parliamo infatti di coloro i quali non hanno più accesso ai mezzi di sostentamento delle loro famiglie e che per questo stanno morendo di fame, gli studenti che non hanno più accesso all’istruzione a causa del conflitto in corso nelle loro zone e i giovani adulti dei villaggi sotto bombardamento aereo, come accade a Sagaing e Pekhon - tutti questi giovani sono a rischio di sfruttamento.

Molti di questi gruppi sono trafficati lungo la rotta da Tachileik alla Thailandia: essi vengono reclutati per il lavoro, il lavoro sessuale e il lavoro nei casinò. Altre rotte utilizzate sono quelle che passano per la Malesia, per lo più attraverso aree di conflitto e aeroporti, attraverso i confini dello Stato della Cina settentrionale verso l'India e attraverso le aree Karen controllate dai ribelli verso Mae Sot, in Thailandia.

Nella ricerca di una vita migliore, molti diventano vittime di varie forme di sfruttamento. La migrazione costringe i giovani a scegliere opzioni di sostentamento che li mettono a rischio. I trafficanti reclutano i giovani, che non hanno documenti a norma, per forme moderne di schiavitù. Le giovani donne sono costrette a sposarsi in Cina e in altri Paesi, dove il rapporto tra uomini e donne non è equo. Le donne vengono ingannate e costrette al lavoro sessuale, con il pretesto di lavorare come domestiche. È aumentata anche la schiavitù digitale, soprattutto nei casinò delle zone controllate dai ribelli. Le forme di sfruttamento continuano ad espandersi e i trafficanti rimangono inafferrabili.

Di fronte alle sfide della tratta di persone nel paese, qual è la risposta della rete Talitha Kum Myanmar?

La nostra risposta alle sfide che dobbiamo affrontare è ampia e ha l’obiettivo di raggiungere il maggior numero possibile di gruppi vulnerabili e a rischio, nonché coloro che sono caduti vittime di questo male. I successi del nostro lavoro risiedono nella collaborazione con la società civile e le chiese locali e i leader delle comunità, il rafforzamento delle capacità attraverso ONG professionali e le collaborazioni tra diverse congregazioni e altre commissioni - come la Commissione cattolica per le donne, la Commissione per la protezione dell'infanzia e la Commissione cattolica per l'HIV/AIDS del Myanmar - che forniscono servizi a religiose e sacerdoti in aree vulnerabili e raggiungono coloro che sono stati fortemente colpiti dalla guerra. Il nostro approccio preventivo consiste nell’ educare i giovani vulnerabili e di sensibilizzarli sui temi della tratta, dei diritti delle vittime, dei diritti dei migranti, ecc. È importante che formiamo la nostra prossima generazione di giovani Ambasciatori di Talitha Kum contro la tratta, coinvolgendoli a livello di diocesi e di parrocchie. 

Cosa significa per lei far parte di Talitha Kum?

Essere parte di Talitha Kum International ci dà maggiore fiducia e coraggio nel raggiungere i nostri fratelli e le nostre sorelle più vulnerabili, poiché siamo fortemente incoraggiate e sostenute. La Rete ci fornisce l'ispirazione di altre donne religiose che dimostrano grande innovazione e coraggio e ci permette di accrescere le nostre conoscenze attraverso l'apprendimento reciproco, l'esperienza e la condivisione delle competenze, al fine di combattere gli atroci crimini della tratta di persone.

 

14 Marzo 2023