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La storia di Lakshmi
Mi chiamo Lakshmi e ho 15 anni.
Quando ero più piccola, vivevo nel distretto di Wayanad, in India, una zona rurale dove molte famiglie vivono in povertà. Da questo luogo, che consideravo la mia casa, sono stata prelevata contro la mia volontà da una persona del villaggio vicino per un lavoro domestico. In realtà, dopo pochi giorni sono stata costretta ad avere relazioni sessuali. Ho iniziato a comportarmi in modo strano, cadendo in un forte senso di impotenza e disperazione.
Ogni due settimane, quelle persone mi portavano in un posto diverso, per sfruttarmi sessualmente. Questo andò avanti finché non fui trovata in un villaggio vicino in condizioni deplorevoli e tornai a casa. Dopo essere fuggita da questo inferno, sono entrata in contatto con alcune sorelle di Talitha Kum che hanno potuto prendersi cura di me. Ma l'orrore non finì. Un giorno, le sorelle di Talitha Kum visitarono la mia casa e mi trovarono in un'altra situazione di violenza: avevo le mani bloccate al petto, non potevo parlare, mangiare ed ero caduta in depressione mentre i miei fratelli mi maltrattavano fisicamente, picchiandomi ripetutamente.
Il giorno seguente, le sorelle tornarono e riuscirono a lavarmi, ma le mie mani erano ancora lì, bloccate sul petto senza che io dicessi loro di andarci. Credo che questo fosse il modo in cui il mio corpo cercava di proteggermi. Poi le sorelle mi portarono da uno psichiatra e cercarono di prendersi cura di me. Con l'aiuto dei miei vicini e della nuova comunità, ho preso regolarmente le medicine. Da allora, c'è stato un meraviglioso cambiamento nella mia vita. Ora sto meglio e, anche se le restrizioni del COVID-19 mi hanno reso difficile prendere regolarmente i farmaci, sono accompagnata da sorelle che vogliono il meglio per me.
Come possiamo vedere nella storia di Lakshmi, l'abuso e lo sfruttamento sessuale sono spesso interconnessi. L'UNICEF (il Fondo Internazionale di Emergenza per l'Infanzia delle Nazioni Unite) stima che in India ci siano 10,1 milioni di bambini e bambine lavoratori e ha dichiarato che "la tratta dei bambini è anche legato al lavoro minorile e si traduce sempre in abusi su bambini e bambine".
(UNICEF, "Lavoro e sfruttamento minorile")